Ci troviamo nel cuore dei boschi dell’alta Val Lemina, a soli 25 minuti da Pinerolo, a 1.000 metri di altezza sul livello del mare, lontano dai rumori dagli odori e dalle vibrazioni moleste, tanto difficili da sfuggire nei luoghi urbanizzati; mi riferisco in particolare al WiFi, che fa particolarmente male alle persone elettrosensibili come me.
La mia casa è in una zona è scarsamente urbanizzata; la Borgata Gili è relativamente isolata e ne sono l’unica stabile abitante. Gli altri vengono di rado e non fanno uso di WiFi. Inoltre, secondo le indagini fatte da un bravo tecnico di Arpa Piemonte, per motivi di conformazione geografica e di relativa distanza da fonti emittenti, l’area risulta molto meno bombardata di altre dalle ormai onnipresenti emissioni elettromagnetiche.
La frazione non è raggiungibile con mezzi pubblici, è necessaria l’auto, meglio con quattro ruote motrici se c’è neve neve, altrimenti non è necessario un fuoristrada.
L’alta Val Lemina è ben protetta e ossigenata dai boschi di cui è coperta, pur essendo relativamente vicina ai centri abitati forniti di ogni servizio.
Quassù si respira il fascino del selvatico ed è possibile lasciarsi catturare dalla forza esuberante della natura in ogni sua espressione. Qui, anche in tempi di pandemia, grazie alla scarsa urbanizzazione, è possibile passeggiare tranquillamente nella natura senza mascherina e senza correre alcun rischio perché, ad eccezione dell’alta stagione, difficilmente si incroceranno altre persone.
L’altro lato della valle e invece molto più frequentato e strutturato. In quest’area non vi sono zone coltivate o aree con botteghe e stabilimenti artigianali o industriali, pertanto sono assenti le emissioni chimiche che spesso sono connesse a quelle attività e che sono particolarmente nocive per le persone affette da Sensibilità Chimica Multipla (MCS), come purtroppo, La sottoscritta.
A causa delle ipersensibilità chimica ed elettromagnetica di cui soffro chiedo ai miei ospiti di spegnere il cellulare la notte e di non fare uso di incensi, profumazioni e, se possibile, di utilizzare i detergenti da me tollerati, che metto loro a disposizione.
Il bosco
I boschi sono ricchi di fauna e flora selvatica. Durante le passeggiate è facile avvistare ed incrociare caprioli e altri piccoli animali come lepri, volpi, talpe, scoiattoli, tassi, faine e molti altri. Ci sono anche cinghiali e, ultimamente, alcuni lupi.
Questi sono più difficili da incontrare, in particolare i lupi, che escono solo di notte e che non sono pericolosi per l’uomo, se non sono feriti.
È possibile anche osservare una grande varietà di uccelli: cince, poiane, picchi, falchi, civette, gufi e molti altri. In passato ho ospitato ornitologi, entomologi e altri ricercatori naturalisti, soprattutto stranieri.
Le notti dei mesi estivi più caldi sono magicamente illuminate dalle scie di tantissime lucciole, mentre le giornate estive sono allietate dal volo di numerose farfalle variopinte. In autunno i colori caldi e cangianti delle foglie sono uno spettacolo nuovo per gli occhi ogni giorno. L’inverno dona essenzialità e, quando cade la neve, porta candida allegria e un silenzio speciale. In primavera si sente il fremito della forza vitale che troverà espressione nel verde tenero tenero e nella delicatezza dei primi fiori e germogli.
Il bosco accoglie con le sue fragranze e incanta con il gioco delle luci e delle ombre, con i suoni e i silenzi. Se lasciamo andare i pensieri il bosco ci guida ad armonizzare il nostro respiro con il suo e a ritrovare il sentire luminoso del cuore sperimentando attimi preziosi e ritempranti di quiete. A me piace in particolare passeggiare di primo mattino verso il piccolo Torrente che attraversa lo sterrato, per nutrirmi di luce e di pace.